Le surbiles sono donne apparentemente uguali a tutte le altre che fra il tramonto e l’alba, nel sonno o attraverso l’uso di droghe, abbandonano il loro corpo fisico, penetrano nelle case in cui ci sono dei bambini e succhiano loro il sangue. A queste donne, in passato, nei paesi della Sardegna Centrale, veniva attribuita la morte improvvisa e inspiegabile di molti bambini.
Il film racconta e ricostruisce visivamente alcune di queste storie emerse inaspettatamente da un’inchiesta antropologica effettuata diversi anni fa per un altro documentario intitolato “Visos” che aveva come tema i sogni. Tra i casi che si raccontano ce ne sono alcuni in cui le surbiles compaiono come figure buone che proteggono i bambini da altre surbiles cattive. Allora tra i corpi immateriali delle due specie di surbiles, quelle buone e quelle cattive, si determinano feroci combattimenti.