Nilde Iotti, il tempo delle donne – il film di Peter Marcias, Evento Speciale alla 17. edizione delle Giornate degli autori a Venezia nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, una distribuzione I Wonder Pictures, arrivera’ nelle sale cinematografiche il 26 aprile, a partire dal Citylife Anteo, a Milano. Altre sale e altre città si aggiungeranno, con la definizione dettagliata e definitiva delle regole per la riapertura. Come è noto, dal 26 aprile sarà possibile riaprire i cinema sul territorio italiano, nelle zone cosiddette “gialle” e rispettando le norme di sicurezza per la prevenzione della diffusione del Coronavirus (i dettagli devono ancora essere confermati definitivamente dal governo): è il primo passo verso la riapertura vera e propria su scala nazionale (che non è possibile a causa della divisione in zone) e quindi di una programmazione cinematografica propriamente detta.
Nilde Iotti, il tempo delle donne, era stato programmato (da metà febbraio) sulle piattaforme #iorestoinSALA e IWONDERFULL.IT e dal 10 aprile su sky arte, il canale sky dedicato alla cultura e alla creatività.
Nilde Iotti, il tempo delle donne, distribuito da I Wonder Pictures, è un film prodotto da Mario Mazzarotto per Ganesh Produzioni e Movimento Film, con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, Fondo Filming Cagliari – Comune di Cagliari, BPER Banca; in collaborazione con Aamod, Società umanitaria cineteca sarda e Sky Arte.
Attraverso immagini di repertorio, testimonianze di chi l’ha conosciuta e i suoi pensieri restituiti dall’attrice Paola Cortellesi, la vicenda umana e politica di Nilde Iotti si allontana dal sentiero biografico e penetra nel vivo delle nostre esistenze, oggi rese migliori dal suo coraggio che scardinò tabù ed emancipò la società civile italiana. Come se l’appassionante storia di Nilde appartenesse a tutti noi. Un viaggio in compagnia di un’anima nobile, una figura scomoda ed emblematica del Novecento che ha segnato le tappe di una crescita collettiva e scandito il tempo delle donne.
Sul progetto cinematografico Nilde Iotti, il tempo delle donne, il regista Peter Marcias sottolinea la volontà di raccontare “una grande donna del novecento italiano, attingendo da numerosi repertori dai quali emerge la sua passione politica e il suo grande senso civile”.
E aggiunge apertamente un pensiero accolto e condiviso sin da subito dal produttore Mario Mazzarotto ovvero di “ raccontare più che la figura politica, la “donna e il suo tempo”, Nilde Iotti e la grande capacità di motivare l’universo femminile e renderlo protagonista dal dopoguerra fino ad oggi”.
Nel film si parte dalle testimonianze delle amiche d’infanzia di Reggio Emilia: Ione Bartoli, Loretta Giaroni ed Eletta Bertani. “Cinema di osservazione” in primis e interviste dirette per raccontare la giovane Iotti e la Resistenza che si fondono con un’attrice italiana come Paola Cortellesi, che interpretando se stessa si troverà a “comunicare”, attraverso il suo viaggio in Emilia-Romagna, con le parole e i pensieri della Iotti.
Non mancheranno i ricordi e le osservazioni di illustri personaggi della vita politica italiana di quegli anni (Livia Turco, Presidente Fondazione Iotti, Giorgio Napolitano in primis e l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella), e grandi personaggi della cultura, teatro, cinema, quali Piera Degli Esposti, Luciana Castellina, Cecilia Mangini, Michela Murgia, Edda Billi, Elly Schlein, Daniela Ducato, nota imprenditrice green con sede in Sardegna e altri che direttamente o indirettamente hanno avuto a che fare con la Iotti.
Testimonianze che “guidano” a esplorare soprattutto il lato umano della Iotti e di riflesso il suo lascito morale e politico con l’obiettivo di consegnare alle donne contemporanee le motivazioni per un futuro che riconosca pienamente diritti e valori.
Il cinema del reale che incontra il presente del nostro paese, un racconto tutto al femminile per testimoniare l’Italia del cambiamento.