Dopo Torino e Trieste le opere prime sarde arrivano anche a Bari. Torna il BiFest e l’isola è presente con due opere prime supportate dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione Sardegna Film Commission: “La Terra delle donne” di Marisa Vallone, già presentato all’European Film Market del Festival di Berlino e distribuito da Adler, e “Tutti i cani muoiono da soli” di Paolo Pisanu, distribuito da Fandango.
Dal 24 marzo al 1 aprile torna il BiFest- Bari International Film&Tv Festival, manifestazione che ogni anno conta oltre 75 mila spettatori e che, in 14 edizioni, si è attestata come una delle più importanti nel settore italiano, capace di dare spazio ad un’offerta culturale di alto profilo in uno dei teatri più belli al mondo, il Teatro Petruzzelli.
All’interno dell’evento, al fianco di 12 anteprime mondiali e importanti appuntamenti nazionali, non può mancare la partecipazione della Sardegna con la Regione e la Sardegna Film Commission, che hanno supportato sviluppo e realizzazione delle due opere prime in competizione all’interno della kermesse pugliese: “La Terra delle donne (No Potho Reposare)” di Marisa Vallone, prodotto dalla neonata società di produzione sarda Fidela di Paola Sini, e “Tutti i cani muoiono da soli” del sassarese Paolo Pisanu scritto con Gianni Teti.
“La varietà dei talenti sardi, il riuscito investimento sugli autori emergenti e sulle giovani società di produzione isolane, conferma la solidità dell’ecosistema audiovisivo made in Sardegna, che ci porta con ben due opere prime al BiFest di Bari, opere finanziate dalla Regione e accompagnate sin dai primi passi dal supporto creativo e logistico della Sardegna Film Commission” – afferma l’Assessore regionale Andrea Biancareddu.
“La nostra è un isola di grandi e piccoli autori e autrici, ma anche l’epicentro produttivo di contenuti originali, che spaziano dal live action all’animazione con progetti di altissima sperimentazione di governance, che combinano l’alta formazione dei professionisti con le forme più originali di supporto ed incentivazione delle produzioni a trovare casa in Sardegna”.
La Terra delle Donne
Il racconto storico e drammatico diretto da Marisa Vallone è prodotto da Fidela Film, in co-produzione europea, è sceneggiato da Paola Sini ed è stato presentato per le vendite estere all’European Film Market del Festival di Berlino. Il film competerà al BiFest e sarà distribuito in sala a partire dal 27 Aprile 2023 da Adler e narra dei destini di quattro donne appartenenti in modo diverso alla stessa famiglia “disgraziata”.
Destini che si intrecciano inesorabilmente nei luoghi incantati di una Sardegna a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, la quale diviene “simbolo universale” capace di raffigurare ogni tipo di limite, interno ed esterno. “Il titolo ‘La terra delle donne’ è un omaggio al potere ancestrale legato al mondo del femminino” afferma la regista, “da qui però scaturiscono altre riflessioni di tipo socio-culturale sulla definizione del ruolo della donna, tutt’oggi martoriato dalle aspettative degli altri, dalla misoginia e dalla violenza più o meno esplicita.”
Vallone, già finalista del Premio Solinas 2017 con “Le cicatrici d’oro”, proprio nello sfondo de La Maddalena, ha incontrato durante le sessioni di lavoro del Premio Solinas la giovane produttrice Paola Sini, che l’ha convinta a firmare la regia del suo primo lungometraggio, prodotto con un team quasi esclusivamente al femminile.
Tutti i cani muoiono da soli
Tutti i cani muoiono soli è invece frutto della penna di Paolo Pisanu (che firma anche la regia) e Gianni Teti, entrambi sassaresi. Racconta la storia di un incontro tra due solitudini, il ricongiungimento difficile tra un padre e una figlia, l’ultima occasione di un uomo alla deriva. Il protagonista è Rudi (Orlando Angius), un uomo sulla sessantina che vive di piccoli crimini in un piccola città di provincia. Buona parte della vita l’ha passata da solo, una scelta, una necessità per l’esistenza che ha deciso per sé.
Quando dovrà occuparsi di sua figlia Susanna (Francesca Cavazzuti), sarà costretto a fare i conti con sé stesso. In una Sardegna invernale, livida e violenta, va in scena il dramma di un uomo che spera nell’ultima occasione. La pellicola, distribuita da Fandango a partire dal 4 Maggio in Sardegna,, vede anche la partecipazione di Alessandro Gazale ed è stata prodotto da Ang Film e Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno di Regione Sardegna e Sardegna Film Commission.
Le opere prime sarde tra Bari, Torino e Trieste
Oltre al Bifest, sono state inoltre numerose le partecipazioni della Film Commission sarda a diversi e importanti festival nostrani, come Torino e Trieste. Mentre il Torino Film Festival (TFF) compiva 40 anni di attività, la Sardegna Film Commission festeggiava il suo primo decennio presentando l’opera prima di Alberto Mascia (Ipersonnia con Stefano Accorsi) e l’ultimo film breve di Peter Marcias; organizzando due premi per corti live action e di animazione; dando spazio all’animazione Made in Sardegna con i lavori del laboratorio permanente NAS, il percorso di formazione all’animazione 2D pioniere del settore nell’isola e nella penisola. Il Trieste Film Festival, invece, principale evento italiano dedicato al cinema est europeo, ha visto la partecipazione al mercato internazionale When East Meet West di due produzioni Made in Sardegna come “Anime galleggianti” di Maria Giménez Cavallo e “Anna” di Marco Amenta.