Luca Argentero è il protagonista del nuovo thriller girato in Sardegna che debutterà a partire dal 25 novembre su Sky Cinema. L’opera, che tra le sue location principali vede Porto Rotondo, Porto di Punta Marana Marinella, Marina di Cugnana, Cala Moresca, Villa Li Ruini (poltu Quatu), Aggius e Tempio, racconta di una Sardegna fredda e oscura, dove il delitto di una giovanissima ragazza nasconde una realtà sconvolgente.
L’opera è prodotta da Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e dell’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.
Sante Moras, ex poliziotto oggi guardia carceraria interpretato da Argentero, viene accusato di un omicidio che non ha commesso: un uomo, colpevole di aver seviziato e ucciso una ragazza, viene trovato morto durante il suo turno di custodia. Costretto quindi alla fuga, e inseguito dal determinato commissario Tommaso Lago (Francesco Acquaroli), Sante decide che l’unico modo per salvarsi è andare fino in fondo e cercare la verità. Grazie all’aiuto di Fabiana Lai (Cristiana Dell’Anna), una giornalista che segue il caso, scoprirà delle verità sconcertanti: Sante non è il solo a essere in pericolo, e deve agire prima che altre ragazze innocenti vengano uccise.
“La Coda del Diavolo è una nuova dimostrazione di come la Sardegna sia sempre più vista come una terra ideale per l’adattamento di importanti opere letterarie da parte di produzioni nazionali e internazionali di grande richiamo – dichiara Franco Cuccureddu, Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio – location straordinarie come le coste galluresi o i boschi di Tempio dimostrano la grande varietà non solo sul piano turistico e paesaggistico ma anche cinematografico e drammaturgico, svelando inedite potenzialità narrative anche per thriller o polizieschi come questo” .
Alla regia del lungometraggio – tratto dall’omonimo romanzo del 2018 di Maurizio Maggi ed edito da Longanesi – troviamo Domenico De Feudis, regista e sceneggiatore pugliese, già assistente alla regia per la “Grande Bellezza” e “Loro” del Premio Oscar Paolo Sorrentino, ha realizzato “Il Legame” con protagonisti Mia Maestro e Riccardo Scamarcio, approdato sulla piattaforma mondiale Netflix nell’ottobre 2020. Ha realizzato anche diversi cortometraggi tra cui “Il corridoio del grande albergo”, tratto da un racconto di Dino Buzzati (La Boutique del mistero) e L’ora del buio che partecipa ad importanti festival, tra cui il prestigioso Sitges Film festival.
“Mi hanno sempre affascinato le storie di uomini emarginati che affrontano le avversità in maniera temeraria per riscattarsi dalla loro condizione” ci racconta il regista De Feudis, “la coda del diavolo parla di questo. Sante Moras è un alieno, un uomo profondamente ferito dalla vita, che ha scelto di rendersi invisibile e di autorecludersi. La sua “paralisi” viene però interrotta da un nemico, anch’esso invisibile, che lo costringerà a una lunga fuga dove dovrà dimostrare la sua innocenza. In questo senso ho trovato necessario portare i personaggi ad avere un ampio respiro, con l’obiettivo di dare alla vicenda toni epici. Per questo ho voluto fotografare la Sardegna come un limbo, dove i personaggi fluttuano smarriti nella natura incontaminata e ventosa. La Costa Smeralda che conosciamo con il freddo si plasma, diventando spettrale, avvolta dalla nebbia e dal mare increspato.”