Il Cinema sardo trionfa al Bifest di Bari con Fabrizio Ferracane in La Guerra di Cesare di Sergio Scavio

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“La guerra di Cesare”: l’opera prima di Sergio Scavio vince il premio per il Migliore attore protagonista a Fabrizio Ferracane al Bif&st – Bari International Film&Tv Festival 2025. 

La Fondazione Sardegna Film Commission è orgogliosa di annunciare che La guerra di Cesare, primo lungometraggio di Sergio Scavio, è stato presentato sabato 29 marzo in anteprima nazionale alla XVI edizione del Bif&st – Bari International Film&Tv Festival -all’interno della sezione competitiva Meridiana riservata alle opere che interpretano con originalità e profondità le trasformazioni sociali del nostro tempo- ricevendo il Premio Migliore Attore Protagonista per l’interpretazione di Fabrizio Ferracane.

“È sempre difficile trovare l’anima giusta per dar vita a un personaggio. Alcune volte serve una spinta, un consiglio” afferma Ferracane, “a farmi capire che potevo essere Cesare è stato il regista Sergio Scavio. Mi sono calato nella sua lotta per trovare un posto nel mondo, nel suo tormento per ciò che ormai sente di aver perso e per ciò che vorrebbe ancora raggiungere. Mi sono sentito libero nei suoi panni; mi sono lasciato andare, senza preoccuparmi di essere giudicato. Questo Premio mi regala una doppia felicità. Innanzitutto, ad essere riconosciuto è stato il cinema indipendente, pieno d’amore, che non dobbiamo mai dimenticarci di sostenere. E poi sono contento che il protagonista che ho interpretato in questo film non è un cattivo, un corrotto, come spesso mi è capitato in passato. Qui a essere premiato è l’uomo comune, con la sua forza e fragilità. Dedico quindi questo Premio a tutti coloro che a volte si sentono inadeguati, fuori posto, ma che non si arrendono e continuano a lottare per quello in cui credono”.

Girato nel sud-ovest della Sardegna, tra gli spazi silenziosi e sospesi di una miniera abbandonata, La guerra di Cesare racconta con forza emotiva e rigore narrativo la parabola esistenziale di due uomini – Cesare e Mauro – legati da un’amicizia fraterna e da un destino comune segnato dal crollo del mondo del lavoro. Una storia di perdita, lotta e tentativi di riscatto che si trasforma in un viaggio interiore, un atto di ribellione e consapevolezza che trova nella provincia sarda uno scenario potente e universale.

La guerra di Cesare è un film che ci ha colpito fin dalle prime fasi di sviluppo, per la maturità della scrittura, la profondità dei personaggi e la capacità di raccontare il presente attraverso il filtro della provincia – dichiara Giuseppina Sanna, Presidente della Fondazione Sardegna Film Commission –. L’inclusione e la premiazione di questo film al Bif&st sono un riconoscimento importante non solo per il talento emergente di regista e interpreti, ma anche per la qualità e la forza espressiva del cinema che nasce in Sardegna. Il film affronta con coraggio un tema universale come la dignità del lavoro, restituendoci al tempo stesso l’identità di un territorio spesso dimenticato ma carico di storie da raccontare. Sostenere questo progetto ha significato investire non solo su un’opera cinematografica di valore, ma su una visione del cinema come strumento di riflessione e cambiamento.

Bifest 2025 Guerra di Cesare Sergio Scavio Bari

Sergio Scavio insegna Teoria e metodo dei mass media all’Accademia delle Belle Arti “Sironi” di Sassari, ha scritto il lungometraggio insieme a Pier Paolo Piciarelli, e interpretato da Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale, Luciano Curreli e Francesca Ventriglia, il film è prodotto da Ombre Rosse e Wellsee, in associazione con Metaphyx, in collaborazione con Rai Cinema. La produzione ha potuto contare sul contributo del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – e sul sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna e di Roble Factory. La distribuzione nelle sale sarà curata da RS Productions e Mirari Vos.

“Affidare un ruolo da protagonista per la propria opera prima è un atto temerario: si affida la propria storia, per lungo tempo tanto pensata e desiderata, sulle spalle di un altro” racconta il regista,  “dal primo incontro con Fabrizio Ferracane, dalle domande sorprendenti che mi fece quel giorno e che ha sempre continuato a farmi fino alla fine delle riprese, ho capito che le sue erano le spalle giuste per portare il mio Cesare a realizzarsi completamente: quelle di un attore generoso, curioso, tanto spericolato da fare, con evidente amore, un film che gli chiedeva di uscire dalle sue consuetudini. Di questa sua voglia di rischiare gli sarò per sempre grato e sono colmo di gioia per questo suo meritato premio qui al Bif&st”

Con La guerra di Cesare, la Sardegna si conferma ancora una volta terra di cinema, capace di ispirare narrazioni potenti e universali, in cui la bellezza aspra dei paesaggi si intreccia con le sfide dell’uomo contemporaneo. Un’opera che segna l’inizio di un autore promettente e che ci invita a guardare oltre la superficie delle cose, verso ciò che resiste, lotta, e cerca ancora un senso.