La prima proiezione di Chemical Bros è prevista per oggi alle ore 22.00 al Cinema Massimo di Torino all’interno del 25°Cinemambiente
Il nuovo documentario di Massimiliano Mazzotta è un’indagine che mostra le terribili conseguenze della produzione e dell’utilizzo del fluoro. Dalle miniere di Silius in Sardegna, dove viene estratto il minerale, si parte per un viaggio che tocca le numerose realtà coinvolte come il Veneto ed il parco nazionale del Derbyshire in Inghilterra. Realtà coinvolte nell’estrazione, lavorazione e produzioni varie industriali che subiscono le conseguenze nella vita di tutti i giorni.
Il monitoraggio ambientale, degli alimenti e bevande da parte delle istituzioni e privati. Le diverse reazioni dell’opinione pubblica di fronte alla presa di coscienza dello stato delle cose. Gli interrogativi che nascono sono tanti e, uno fra tutti, la ormai storica questione: il profitto davanti a tutto, davanti alla tutela dell’ambiente e alla salute delle persone, dei lavoratori e delle comunità.
Nelle parole di Marco Caldiroli su Medicina Democratica: “Informare è già prevenire, veniva detto negli anni ’70 dal movimento operaio e ambientalista nel costruire le vertenze per la tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente. Questo film attua questo principio nel caso del fluoro. L’autore riesce, in modo sintetico ma diretto e approfondito, a dare voce a un coro di soggetti dell’esperienza e a illustrare le evidenze scientifiche e la necessità di una netta inversione di rotta.
Un film che riesce anche a far emergere il lato umano, a rendere visibile la sofferenza individuale e collettiva dalla Sardegna ad altre parti del mondo e che si infila nelle nostre case sottoforma di oggetti di uso comune.
Informare con un film come questo può spostare quel sassolino che rotolando tra altre pietre può produrre una valanga che travolge i muri di silenzio, la negazione dell’evidenza e la compressione della voce di chi vive sulla sua pelle direttamente ed immediatamente gli “effetti collaterali” di produzioni nocive.
Il docufilm è espressione di “scienza popolare” ovvero di una ricerca delle cause dell’inquinamento e, nello stesso tempo, espressione della coscienza e dell’azione per contrastare derive ulteriori che colpiscono tutti, ora o in un futuro prossimo, in termini di perdita di ambiente e di salute.”
Il regista Massimiliano Mazzotta è autodidatta, sin dall’età di 16 anni collabora con fotografi affermati nel campo della moda e della pubblicità. Con Oil, il suo primo lungometraggio, ha vinto il premio come miglior documentario italiano e la menzione speciale di Legambiente al CinemAmbiente 2009. Con Oil, il regista ha subìto due denunce da parte della famiglia Moratti, con le quali veniva diffidato dal proiettare il film. Diffide risoltesi, comunque, in un niente di fatto visto che il Garante della Privacy ha definito il film di “interesse nazionale”. Dal 2014 è direttore artistico di LIFE AFTER OIL International Film Festival.
Chemical Bros prosegue sulla stessa scia dedita alla tutela dell’ambiente, impiegando lo strumento cinematografico come un’arma di consapevolezza sociale in grado di destabilizzare, emozionare, informare e formare. Soprattutto, illuminano temi e tempi sempre più bui e che non possono più essere ignorati.