Il Festival del Cinema Spagnolo, giunto alla sua 12° edizione in Italia, approda in Sardegna con un doppio appuntamento: a Sassari per la prima volta presso il Cityplex Moderno, tutti i martedì dal 26 novembre al 17 dicembre, e a Cagliari come di consueto al Cinema Odissea, tutti i mercoledì dal 27 novembre al 18 dicembre.
Il Festival è programmato e organizzato da Exit Media con il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e la collaborazione della Sardegna Film Commission. “Siamo felici di ospitare l’appuntamento di incontro con il cinema spagnolo che quest’anno raddoppia e si focalizza su segmenti della filiera audiovisiva di centrale rilevanza per la Sardegna: le co-produzioni e l’animazione – ha dichiarato Nevina Satta, Direttrice della Sardegna Film Commission. Attraverso l’attrazione di capitali e di investitori del solido ecosistema produttivo iberico, si concretizza l’impegno della Film Commission per la realizzazione di film d’animazione con la Spagna e il potenziamento delle opportunità formative per giovani produttori e professionisti del cinema made in Sardegna”.
Grande evento di inaugurazione a Sassari e Cagliari: taglio del nastro con il pluripremiato “Yuli – Danza e Libertà” insieme alla protagonista, la coreografa del Ballet Nacional de Cuba, María Rovira, ospite d’onore della serata. Il film racconta l’incredibile storia di Carlos Acosta, in arte Yuli, vera e propria leggenda della danza. Grazie alla maestria di Paul Laverty – sodale collaboratore di Ken Loach da La canzone di Carla in poi – e all’accurata regia di Icíar Bollaín (Ti do i miei occhi; También la lluvia; El olivo), l’opera narra l’incredibile parabola del ballerino cubano, che da piccolo rifiutava la disciplina della danza. Obbligato dal padre, che vuole dargli un’opportunità per voltare le spalle alla povertà che attanaglia Cuba dopo decenni di embargo, Yuli giunge al successo mondiale divenendo un performer paragonato per grazia e capacità tecniche a miti quali Nureyev e Baryshnikov.
Il programma dell’edizione del Festival in Sardegna testimonia ancora una volta la diversità dei generi e delle tematiche che caratterizzano il cinema spagnolo, con particolare attenzione alle opere prime e seconde, così come ai film diretti da registe donne. Tra i titoli l’esilarante “Muchos Hijos, Un Mono Y Un Castillo (Molti figli, una scimmia e un castello)” di Gustavo Salmerón, vincitore a Karlovy Vary e ai Premi Goya, vero e proprio caso cinematografico in Spagna e campione al box office; “Las distancias” opera seconda di Elena Trapé, trionfatrice al festival di Malaga 2018; e “Carmen y Lola”, fresco vincitore di due Premi Goya come Miglior Opera Prima e come Miglior attrice non protagonista.
A Cagliari, l’attenzione sarà rivolta, in collaborazione con il progetto NAS – Nuova Animazione in Sardegna – al gioiello illustrato “Arrugas – Rughe” di Ignacio Ferreras, tratto dall’omonimo graphic novel di Paco Roca, a cui sarà accompagnato “Matar a Jesus”, uno dei film latinoamericani più importanti della stagione, opera prima dell’astro nascente del nuovo cinema colombiano, Laura Mora.
L’immagine ufficiale di questa edizione del Festival è opera di Esteban Villalta Marzi, artista italo-spagnolo di fama internazionale che tra gli anni Ottanta e Novanta diventa un membro attivo del movimento artistico “Movida Madrilena”, confermandosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea.
Il Festival, con la direzione artistica di Federico Sartori e Iris Martin Peralta, riceve anche il sostegno di AC/E (il Mibact spagnolo), l’Instituto Cervantes e l’Ente Spagnolo del Turismo.
Tutte le proiezioni del Festival del Cinema Spagnolo sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
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