Sabato 18 marzo, presso su Mulinu Vetzu di Olzai, si sono concluse le riprese del film “Grazia” diretto da Paola Columba e prodotto da Baby Films con il supporto di Regione Sardegna e Sardegna Film Commission. Completamente girato in logudorese antico e ispirato all’opera “Cosima”, uscirà nelle sale in autunno. A 150 anni dalla nascita dell’unica premio Nobel italiana, nasce il primo lungometraggio sulla gioventù di Grazia Deledda e sulle scelte che l’hanno portata ad affermarsi come una delle più grandi penne della nostra storia.
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Trama
Il racconto si concentra sugli anni della formazione della scrittrice sarda, trascorsi sempre a Nuoro. Narrando le vicissitudini familiari, costellate da sciagure e lutti, da innamoramenti immaginari e amori reali, seguiamo la sua ostinata voglia di migliorarsi. Conosciamo la sua straordinaria determinazione, la sua tenacia, la sua sfrontata capacità di autopromuoversi. Ma anche il talento potente, il sincero amore per la sua terra, il bisogno profondo di essere compresa. Poi, un giorno, Maria Manca, direttrice di una rivista letteraria, la invita a stare per un po’ a Cagliari, presentandole Palmiro Madesani che diventerà l’uomo della sua vita e suo agente. Attraverso la storia di una ragazza che ha realizzato il suo progetto di vita, che è riuscita a riscattarsi, Grazia parla della condizione di tante donne che, alla fine dell’800, vivevano in una sorta di clausura, con pochi diritti, ma con tanti doveri.
Un film “al femminile”
Grazia Deledda è una figura assolutamente eccezionale per quell’epoca, ma la sua importanza dal punto di vista culturale e sociale è stata finora sottovalutata. Gli anni cruciali della sua vita, quelli della formazione del suo carattere e delle sue capacità di scrittrice, mettono bene in evidenza la questione delle pari opportunità di genere.
GRAZIA non è solo una storia individuale, ma è anche uno spaccato storico sulla condizione della donna alla fine del secolo scorso, non solo in Sardegna. Inoltre, cosa purtroppo ancora piuttosto rara, il film è realizzato da una regista donna, come donne sono la scenografa, la costumista e la truccatrice. Tutti i personaggi principali sono interpretati da giovani attrici sarde, qui alla loro prima importante opportunità. Accanto a loro, grandi attrici di livello internazionale.
[Foto di Matteo Sechi e Nicolò Sechi]
Regia, sceneggiatura e cast
La regista Paola Columba ha ricevuto una Menzione Speciale ai Nastri d’Argento per il documentario Femminismo! prodotto e distribuito in 45 città dalla Baby Films. I suoi testi teatrali sono stati pubblicati con una prefazione di Dacia Maraini. La sua opera prima Legami di Sangue con Arnoldo Foà ha vinto il Premio Flaiano.
Il film è stato scritto da Columba insieme a Fabio Segatori, che ha al suo attivo varie produzioni e regie negli USA (Hollywood Flies distribuito in 38 paesi, The Ghostmaker, in 18 paesi), Terra Bruciata con Giannini, R. Bova, M.Placido distribuito da Warner Bros. Recentemente ha realizzato la docu-fiction Lussu con Renato Carpentieri Candidato ai Nastri d’Argento 2022 distribuito nelle sale di tutta Italia e in DVD con l’Unione Sarda.
Il cast è quasi esclusivamente composto da attori sardi, con Barbara Pitzianti nel ruolo di Grazia e Giacomo Fadda nel ruolo del fratello Santus. Troviamo anche la partecipazione di Donatella Finocchiaro (già protagonista de L’accabadora) e Galatea Ranzi (La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, Premio Ubu come migliore attrice italiana).
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