L’OPERA VIDEO DI STUDIO AZZURRO CHIUDE IL PROGETTO ARTISTICO DELLA FONDAZIONE DI SARDEGNA SUL TEMA DELLE MIGRAZIONI

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La proiezione di “Désert”, il progetto video che il collettivo artistico milanese Studio Azzurro ha dedicato alla performance site specific dell’artista Leonardo Delogu, chiude il ciclo di produzioni artistiche della Fondazione di Sardegna dedicato al tema delle migrazioni.  Coinvolto dalla Fondazione Sardegna Film Commission nell’intento di tradurre l’esperienza performativa in un elaborato video, Studio presenterà per la prima volta al pubblico il lavoro: l’appuntamento è per venerdì 18 Gennaio alle ore 19 presso la Fondazione di Sardegna a Cagliari, in via San Salvatore da Horta 2.

“DÉSERT”: TRA LE 10 MIGLIORI PRODUZIONI SECONDO ARTRIBUNE.

Désert di Leonardo Delogu, a cura di Maria Paola Zedda,  è una performance site specific di lunga durata, prodotta da Fondazione di Sardegna, Sardegna Teatro e Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con Carovana SMI e Spaziodanza. Lo spettacolo ha debuttato il 23 settembre 2018, coinvolgendo oltre 300 partecipanti. Désert, che ha fatto registrare il “tutto esaurito”, ha ottenuto ottime recensioni ed è stato selezionato tra le 10 migliori produzioni teatrali dell’anno dalla rivista specializzata Artribune.

IL PROGETTO VIDEO.

La produzione dell’opera di Studio Azzurro, commissionata dalla Fondazione Sardegna Film Commission su invito della Fondazione di Sardegna, si inserisce in un più ampio ciclo di iniziative che nel corso di tutto il 2018 ha coinvolto curatori e artisti di diverse in esperienze di residenza e produzione sull’isola, invitati con l’intento di offrire al dibattito pubblico nuove prospettive di ragionamento sul tema delle migrazioni. Il lavoro non si limita alla documentazione, rappresenta piuttosto unopera nellopera. Restituisce infatti la potenza corale della performance di Leonardo Delogu, proiettando lo spettatore in un’esperienza immersiva tra paesaggi arcaici e industriali di una terra di confine.

Un viaggio visuale tra le migrazioni antiche e contemporanee connette il capoluogo sardo alle ambientazioni lunari di una cava inattiva nei pressi di Sarroch. Ritrae un’umanità in transito, quella di pubblico e performer, che ha percorso un cammino nelle variazioni di una luce crepuscolare, tra il giorno e la notte, attraversando una zona di sospensione, dalle atmosfere tarkovskiani, dove il tempo teatrale, e qui cinematografico, si sfalda e dilata in un tempo altro, quello del nomadismo, precipitando in uno stato di attesa e puro accadimento. Nell’ascolto partecipe del lavoro, Studio Azzurro ha saputo restituire la delicatezza e la drammaticità di questo deserto popolato da figure in silhouette all’orizzonte, fuochi, pastori, greggi, cani lasciando risuonare gli echi di antichi passaggi in una visione opaca lontana dalla sovraesposizione mediatica.

STUDIO AZZURRO. Nel 1982 Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi danno vita ad un’esperienza che nel corso degli anni esplora le possibilità poetiche ed espressive delle nuove culture tecnologiche; a loro si aggiunge, dal 1995 al 2011, Stefano Roveda. Attraverso la realizzazione di videoambienti, ambienti sensibili e interattivi, percorsi museali, performance teatrali e film, disegnano un percorso artistico trasversale alle tradizionali discipline e formano un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi e importanti collaborazioni.

“CAGLIARI”. In occasione della presentazione di “Désert” sarà visitabile  anche la mostra “Cagliari” di Guy Tillim. Il progetto, curato da Marco Delogu, rientra nell’ambito del ciclo di produzioni della Fondazione di Sardegna sul tema delle migrazioni. Il fotografo sudafricano Guy Tillim, recentemente insignito del prestigioso Henri Cartier-Bresson Award, ha prodotto a Cagliari una serie di fotografie che, accompagnate dai testi di Francesco Abate e Michela Murgia, sono confluite nel progetto espositivo allestito presso la Fondazione di Sardegna fino a fine gennaio.